Recensione: Giacca impermeabile da trekking Ferrino Masherbrum (parte 1)
Il Ferrino Masherbrum è una giacca leggera traspirante, impermeabile per escursionisti, entrata nel catalogo Ferrino nel 2008. Il Masherbrum è fatto con un tessuto impermeabile e traspiranti a 2.5 strati chiamato “Evapora-Tex”, che secondo Ferrino, unisce la forza, la resistenza e le caratteristiche di resistenza all’acqua del Nylon Ripstop da 78 g/m2 (impermeabilità colonna d’acqua 10000 mm) all’eccellente traspirabilità di una membrana interna.
Io ho comprato una di queste giacche a maggio 2008, pagandola circa 70 Euro. La struttura è molto semplice: due tasche laterali, una sul braccio sinistro e un cappuccio leggero fisso, arrotolabile. La misura Large pesa 430 grammi, sacchetto incluso. Una cosa da tenere in considerazione è che io ho dovuto prendere la misura Large, anche se non sono poi così grosso. La giacca mi copre i fianchi, ma se fosse stata appena più lunga sarebbe stato meglio. Un cordino nell’orlo inferiore la tiene ben chiusa addosso al corpo e offre un minimo di protezione aggiuntiva dal vento.
Sotto e intorno al cappuccio
Il cappuccio di questa giacca ha una visierina che, di per sè, non costituisce una gran protezione. Nel complesso, il cappuccio è abbastanza grande per essere indossabile senza problemi sopra un berretto di pile, ma non riuscireste a usarlo sopra un casco da alpinismo. Il cappuccio si può arrotolare e bloccare sul collo della giacca con i due cordini mostrati nelle foto. Si tratta di cordini elastici, che non sembrano particolarmente robusti, ma penso che siano adeguati all’uso che si può aspettare di fare di questa specifica giacca.
Una striscia di tessuto, cucita internamente proprio dietro il collo, può essere attaccata a quella di velcro visibile nella foto per mantenere fermo il cappuccio arrotolato. Una cosa che mi ha preoccupato un pochino, non appena me ne sono accorto a casa, è il fatto che il buco attraverso il quale il cordino frontale entra nel cappuccio (vedi parte superiore della seconda foto) potrebbe consentire all’acqua di arrivare all’interno.
Le braccia del Masherbrum
Le maniche del Masherbrum si chiudono con velcro, la cui parte superiore è attaccata a sottili strisce rettangolari di gomma, o qualcosa del genere. Nonostante la loro minuscola dimensione, queste chiusure funzionano, sono semplici da usare anche con i guanti e soprattutto, almeno fino a oggi, rimangono chiuse.
Le cerniere lampo sotto le ascelle hanno due cursori ciascuna, per regolare l’apertura in qualunque maniera desideriate.
Tasche
Essendo una giacca ultraleggera, il Masherbrum ha soltanto due tasche, abbastanza grandi, piazzate sulla parte bassa della giacca e foderate in rete. Queste tasche sono abbastanza capienti da contenere guanti, cappelli, una mappa ripiegata, una fotocamera compatta o altri oggetti del genere senza problemi.
Le tasche possono essere usate anche per aumentare la ventilazione, in aggiunta alle cerniere ascellari: certo, facendo così sotto la pioggia non si suda, ma qualsiasi cosa si trovi nelle tasche si inzuppa rapidamente.
Oltre alle due tasche più grandi, il Masherbrum offre un taschino sul braccio sinistro, con cuciture sigillate e cerniera impermeabile. Questo taschino è grande abbastanza (per così dire) per metterci un telefonino o una macchina fotografica piccola, ma poco altro.
Una fotocamera Lumix FX35, che misura 94.7 x 51.9 x 22.0 mm, entra e esce da quella tasca senza problemi, ma soltanto spoglia, cioè senza la sua custodia su misura in Nylon. In quel caso, si riesce ancora a infilare ed estrarre la Lumix dal taschino sul braccio, ma bisogna fare attenzione a come ci si muove. Stesso discorso per una bussola Silva 15TDCL, mentre un taccuino Moleskine da 9x14 cm è semplicemente troppo grosso per entrarci.
(la parte finale di questa recensione è qui).