Recensione: Giacca impermeabile da trekking Ferrino Masherbrum (conclusioni)
(la prima parte di questa recensione, completa di foto, è qui)
In questi due anni e mezzo ho sempre portato con me la Ferrino Masherbrum in escursioni di durata da uno a quattro giorni. Il verdetto complessivo è che ha dei limiti, ma rimane un acquisto adatto alle mie esigenze.
I vantaggi maggiori della Ferrino Masherbrum sono ovviamente peso e ingombro molto ridotti: una giacca come quella entrerà anche nelle tasche degli zainetti più piccoli, ed è facile non accorgersi di quanto pesa. È anche abbastanza comoda da indossare, io non mi sono mai sentito impedito nei movimenti. Leggera com’è, la Ferrino Masherbrum offre comunque abbastanza resistenza al vento da poter sentire subito la differenza quando la si indossa sopra un pile in una giornata invernale davvero fredda e ventosa.
Le tasche laterali potrebbero sembrano troppo basse per essere accessibili mentre si porta uno zaino con un bel cinturone imbottito, ma io non ho avuto problemi da questo punto di vista. Le cose potrebbero essere diverse, comunque, per chi ha una corporatura diversa dalla mia. Confesso di non poter dire nulla sull’efficacia, quanto a impermeabilità, del taschino sul braccio di questa giacca, semplicemente perché non ho mai avuto bisogno o desiderio di usarlo. Questo perché quando marcio, finché la pioggia è abbastanza leggera si fa molto più in fretta a infilare e sfilare la macchina fotografica nelle tasche laterali, ma in caso di diluvio mi sento tranquillo solo dopo averla infilata direttamente in una sacca di plastica all’interno dello zaino.
Un’altra cosa che potrebbe essere scomoda è il modo in cui è fatto il sacchetto in cui riporre la giacca. In sostanza, si tratta di una busta costruita cucento insieme due rettangoli di tessuti diversi: uno è lo stesso usato per la giacca, l’altro è la retina nera di cui sono fatte le fodere delle tasche laterali. Questo significa che se infilate la giacca ancora bagnata in quel sacchetto prenderà poco spazio e si asciugherà prima, ma inzuppando velocemente qualsiasi altra cosa con cui verrà in contatto.
Il cursore della cerniera del taschino sul braccio è troppo piccolo per essere utilizzabile con i guanti, ma anche quelli delle altre tasche potrebbero aver bisogno di un pezzo di cordino o di fettuccia.
Il Masherbrum è progettato per essere leggero, non robusto, e si vede. Non durerebbe a lungo su sentieri ostruiti dagli arbusti oppure arrampicando, cioè strusciando continuamente sulle rocce, ma va bene, non è certo questa la sua vocazione.
La resistenza all’acqua… potrebbe essere migliore. Il problema principale è che la cerniera frontale e quelle delle due tasche non sono impermeabili. Questo non va bene, soprattutto se si guarda alla cerniera frontale. La copertura antivento non ha alcun velcro o bottone che possano tenerla ferma sopra la cerniera, quindi è lì soprattutto per far spettacolo. L’Evapora-Tex è abbastanza buono da non aver mai avuto, finora, acqua che mi arrivava addosso attraverso di esso. D’altra parte, basta marciare sotto una pioggia costante con vento sufficiente perché la copertura antivento… sventoli in continuazione, come mi è effettivamente accaduto, e comincerete presto a sentire vari punti del petto che si bagnano.
Questo non significa che la giacca Ferrino Masherbrum sia inutile e finora non mi ha creato problemi seri, ma rimane comunque una seccatura. Tutto sommato, credo che la Ferrino Masherbrum sia una buona giacca, con un buon rapporto qualità/prezzo, che può essere molto utile se non si prevede di marciare per giorni interi sotto una pioggia battente.
Se avete commenti o domande su questa giacca o richieste di foto di altri particolari, vi prego di inserirli in calce a questo articolo.