Tenere l'equipaggiamento da trekking sempre all'asciutto: i sacchi Ultra-Sil ed eVent di Sea To Summit
Fare in modo che giacca a vento e altri abiti di ricambio, sacco a pelo e cibo rimangano asciutti anche se piove tutto il giorno o se si scivola in acqua è una parte essenziale della sicurezza nell’escursionismo. Uno dei migliori compromessi fra efficacia, flessibilità d’uso e riduzione del peso sembra essere il conservare gli oggetti che non devono assolutamente bagnarsi in uno o più sacchetti sintetici leggeri e impermeabili.
L’anno scorso ho fatto un po’ di ricerche online su questo argomento. In quel momento la soluzione migliore sembravano essere i Drysack Ultra-Sil di Sea To Summit STS, che sono disponibili in sette modelli con capacità da un litro (peso 20 grammi) a 35 (peso 65 grammi). La foto a lato mostra un dettaglio delle cuciture interne e della fibbia di un sacco Ultra-Sil. Poiché alcuni dei commenti ad alcune recensioni di questi sacchi non erano proprio positive ho contattato STS per saperne qualcosa di più. Ecco quanto mi ha risposto Aaron Newman, direttore internazionale vendite di Sea to Summit:
Strider: i sacchi Ultra-Sil Drysack sembrano un gran bell’accessorio per chi fa escursionismo sul serio, in zone selvagge. Oltre a diverse recensioni molto positive, però, ho anche letto che, almeno nel 2005⁄2006:
"la cattiva notizia è che il nuovo rivestimento di poliuretano sembra aver aggiunto al tessuto ben poca resistenza all'acqua rispetto a sacchi dello stesso tipo fatti con normale silnylon/ Sil Cordura"
Aaron: Alcuni anni fa i progettisti di Sea To Summit hanno aggiunto un rivestimento di quel tipo ai tessuti a base di silicone con cui all’epoca costruivamo soltanto i nostri sacchi generici. Facevamo questo non solo per rendere i tessuti più resistenti all’acqua, un effetto ottenibile in qualche misura da qualsiasi aggiunta di nuovi strati. L’altro motivo era che questo strato extra ci permetteva di aggiungere un nastro sulle cuciture che a sua volta ci permetteva di ottenere dei sacchi effettivamente impermeabili, anzichè semplicemente fatti di tessuto idrorepellente.
Resistenza all’acqua e impermeabilità sono due problemi che vanno ben definiti per poter apprezzare la significativa differenza fra una cosa e l’altra.
I prodotti originali menzionati in quell’articolo erano i nostri sacchi contenitori a base di silicone, che sono sempre e solo stati pensati e proposti come niente di più che “resistenti all’acqua”. Quando si fanno le cuciture, ovviamente l’ago che fa passare il relativo filo crea anche dei buchi in cui l’acqua entra con relativa facilità. Per questo i nostri sacchi contenitori hanno sempre e solo portato la dichiarazione “resistenti all’acqua”, non realmente impermeabili (“waterproof”). Comunque, l’aggiunta di un trattamento al poliuretano (PU) ha reso possibile aggiungere un ulteriore nastro dello stesso materiale sopra quelle cuciture, chiudendo effettivamente quei buchi e producendo, con l’aggiunta della chiusura arrotolabile, un sacco effettivamente a prova d’acqua.
Un’altra cosa importante da notare è che la parola “waterproof” può significare cose diverse. Noi siamo convinti che, pur essendo definitivamente “waterproof”, i nostri sacchi Ultra-Sil Drysack non lo sono al punto che non avremmo alcun problema a vederli completamente sommersi dall’acqua. Poiché il tessuto di base è molto leggero lo è anche lo strato di poliuretano che è possibile applicarci, quindi le possibilità d’uso sono più limitate rispetto a quelle dei nostri prodotti più pesanti.
Per questo motivo noi offriamo varie gamme di sacchi con diversi gradi di impermeabilità, inclusi alcuni pensati proprio per uso in acqua e chiamati Big River Dry Sacks. Questi contenitori sono più pesanti degli Ultra-Sil Drysack, ma la ragione è che offrono una protezione dall’acqua eccezionale anche in condizioni molto più severe.
Il rivestimento in poliuretano menzionato in quel commento ha aumentato di poco la resistenza all’acqua del tessuto in sè, ma ha anche dato al mondo il Drysack impermeabile più leggero in circolazione.
Strider: Un’altra cosa che vorrei sapere è qual è il modo migliore di riparare quei sacchi, se dovessero bucarsi a metà di un’escursione. Nastro adesivo o cos’altro?
Aaron: I nostri sacchi usano materiali di ottima qualità. Noi abbiamo lavorato a stretto contatto con INVISTA, i proprietari del marchio Cordura, per sviluppare il tessuto Ultra-Sil e offrire ai consumatori prodotti che abbiano le maggiori probabilità di evitare danni per abrasione, punture o altre cause. Ma sappiamo comunque che a volte questo non basta. Per questo il mio consiglio per riparare sul campo un prodotto a base di silicone è portarsi un sigillante sempre a base di silicone, come il Sea to Summit’s Ultra-Seam-Sil, che aderisce bene a entrambi i lati di un tessuto trattato con questa sostanza. Se tutto quel che c’è a disposizione è un rotolo di nastro adesivo anche quello andrà bene, ma in ogni caso è bene applicare il collante o il nastro all’interno del sacco, perché aderisca meglio e sia più protetto.
Strider: Vogliamo parlare di pulizia? A me è capitato di posare prima di accorgermene dei sacchi come questi addosso ad alberi pieni di resina, o semplicemente di versarci sopra del sugo…
Aaron: Evitare il contatto con sostanze “sporcanti” è sempre l’opzione migliore, ma detto questo molte macchie si possono pulire semplicemente con acqua. La finitura di silicone all’esterno dei sacchi Ultra-Sil rende molto difficile attaccarsi a qualsiasi sostanza. Se l’acqua pura non basta, come secondo tentativo io proverei, facendo attenzione, con acqua calda insaponata. Se nemmeno questo basta, potrebbe essere arrivato il momento di dare addio a quel sacchetto, ringraziandolo per aver protetto quella giacca o sacco a pelo di marca che sarebbe costato molto di più rimpiazzare!
Strider: Quando durano questi sacchi? Su Backpacking Light ho trovato un commento secondo cui “peggiorano con l’uso”.
Aaron: Come qualsiasi altro oggetto, i prodotti Ultra-Sil durano a lungo se trattati con cura, ma prima o poi, proprio come le ruote dell’auto o della bicicletta, si logorano e vanno sostituiti. Noi abbiamo serie di prodotti diverse, con caratteristiche diverse. Chiunque li produca, i sacchi in Ultra-Sil daranno velocità d’uso e massima leggerezza a prezzo di una vita ridotta, mentre sacchi come i nostri Big River sono progettati soprattutto per sopportare sforzi notevoli.
Strider: e quindi la conclusione è…
Aaron: I sacchi Ultra-Sil Drysack sono un prodotto molto affidabile, che vale la spesa, se vengono usati correttamente. Riempirli d’acqua non è un uso raccomandato o previsto per quei sacchi, se è acqua che si vuole portare conviene scegliere un sacco progettato per quello. Alcuni dei test fatti sui siti Web citati, in cui i sacchi vengono riempiti d’acqua, mi lasciano perplesso. Non è certo per quello che li vendiamo, a differenza di altri nostri prodotti come le bacinelle come le Kitchen Sink o i Folding Buckets.
Strider: Quali sono, esattamente, le differenze tecniche fra i sacchi Ultra-Sil e quelli in eVent, e in quali situazioni conviene usare gli uni o gli altri?
Aaron: le due serie di prodotti sono leggermente diverse. I sacchi di compressione eVent Dry e quelli eVac combinano i benefici di un sacco leggero da compressione, rimuovendo l’aria in eccesso con cinghie o altri sistemi. Prima di loro c’erano altre due opzioni, uno era usare tessuto non impermeabile, da cui l’aria potesse uscire attraverso i pori o aperture apposite, come i nostri Ultra-Sil Compression Sack. L’alternativa era usare sacchi impermeabili con una valvola da cui far uscire l’aria, ma questa è una soluzione pesante e fragile.
Allora abbiamo sviluppato il principio di usare un tessuto impermeabile e uno traspirante per tenere l’acqua fuori pur facendo uscire l’aria, proprio come avviene con le giacche tecniche da alpinismo. Questo ha eliminato la necessità di una valvola!
La prima versione dei sacchi Sea To Summit eVent Compression aveva una base rotonda e cinghie di compressione per far uscire l’aria. Una struttura del genere è perfetta per sacchi a pelo, vestiti o altri oggetti voluminosi. Da allora abbiamo aggiunto al catalogo anche una versione più leggera che senza cinghie, con una base ovale anziché rotonda, per una maggiore versatilità al momento di fare lo zaino. Le pareti di questi sacchi sono di un tessuto leggermente più pesante dell’Ultra-Sil. Questo aumenta il peso complessivo, ma nonostante ciò i sacchi Sea To Summit in eVent sono ancora sensibilmente più leggeri dei normali sacchi a tenuta stagna.
La conclusione di Strider
Personalmente, non posso che concordare col principio generale che più leggero è l’equipaggiamento (a meno di non spendere una fortuna ordinandolo alla NASA) più ci si deve fare attenzione. Quando vado in giro, sacchi come questi stanno dentro lo zaino o la tenda per il 95% del tempo, perciò a me va bene sacrificare un po’ di robustezza per ridurre il peso. L’impermeabilità, nel senso appena definito da Aaron è sufficiente per quasi tutte le mie escursioni, anche invernali. La durata potrebbe essere un problema più serio: a parte la spesa, comprare prodotti sintetici che non durano a lungo significa inquinare più di quanto non sia assolutamente necessario. Per ora, comunque, è tutto.