Aarn Expedition Balance, due tasche per escursioni senza mal di schiena
Le Expedition Balance sono le tasche anteriori, o meglio un accessorio indispensabile, del bodypack Aarn Peak Aspiration. Della capacità e comodità di quelle tasche ho già parlato subito dopo averle usate per un anno. Questa pagina contiene solo qualche informazione aggiuntiva su queste tasche, che per varie ragioni non era stato possibile inserire nei miei articoli precedenti. Il motivo per cui le pubblico è che si tratta di informazioni di interesse generale per quanto riguarda i bodypack. Anche se gli appunti che seguono sono nati dall’uso di un modello specifico, il loro contenuto vale così com’è anche per le tasche anteriori di tutti gli altri bodypack Aarn.
Le tasche Expedition Balance permettono di distribuire il peso complessivo dell’equipaggiamento da escursionismo in modo non dover camminare chinati in avanti come è inevitabile con gli zaini normali: lo scopo è ridurre, almeno con carichi pesanti, lo stress su schiena e altre parti del corpo durante le escursioni. Nonostante il loro volume, le tasche non creano ostacoli al movimento di torso e braccia, anche su terreno difficile, nè problemi degni di nota di visibilità delle proprie gambe o del terreno. Se c’è una cosa che, senza impedirla del tutto, certo complicano sensibilmente è portare grosse macchine fotografiche al collo.
A parte questo caso particolare, i momenti in cui le tasche sono effettivamente scomode, o almeno richiedono molta più attenzione, sono quelli in cui il bodypack non è sulla nostra schiena. Parlo di quando tutto il sistema va infilato in bagagliai o portapacchi, oppure trasportato a mano nel corridoio di un treno o in altri ambienti del genere.
Inoltre è davvero necessario studiare con attenzione, sperimentando varie combinazioni, il modo di usarle più adatto alle proprie abitudini di escursionista. Per bilanciare davvero il carico complessivo occorre mettere nelle tasche oggetti pesanti. Però non sempre tali oggetti sono quelli che fa comodo avere, letteralmente, sotto il naso durante la marcia. Questo non è necessariamente un problema, visto che le tasche sono molto grandi. Una cosa da non sottovalutare è che tasche frontali come queste possono eliminare il bisogno di quei sistemi più o meno complicati e costosi, con tubi e boccagli, per bere senza fermarsi o aprire lo zaino. Con le tasche frontali qualsiasi economica borraccia è sempre a pochi centimetri dalla vostra bocca e basta aprire una cerniera lampo per bere, anche senza interrompere la marcia.
Ma ne vale la pena?
Dal punto di vista della quantità di materiale da trekking trasportato, non c’è differenza fra due tasche Expedition Balance e uno zainetto supplementare da 15 litri, riempito e portato al contrario, cioè sullo stomaco. La differenza per l’escursionista, o meglio per la sua salute, è che il secondo sistema a lungo andare è deleterio, mentre il primo funziona! Dopo la prima ora di marcia con un bodypack e le sue due tasche ho cominciato a fare più attenzione possibile allo stato della mia schiena, a eventuali dolori e così via, per poterli riportare in queste pagine. Dopo qualche minuto mi sono reso conto che non avevo nulla da segnalare! Nessuno sforzo particolare, nessun dolorino, nessuna area di pressione, nè in salita nè in discesa.
Dopo 2 anni e mezzo che uso questo sistema, posso solo confermare queste impressioni. Certo, bodypack e tasche frontali non fanno miracoli e non annullano la fatica: 20 kg di materiale rimangono 20 kg, ma l’impatto sulla schiena è davvero minimizzato. L’importante è regolare correttamente il cinturone a casa, e/o ricontrollarne la regolazione subito prima di iniziare a marciare, a ogni escursione: in caso contrario, gli spuntoni delle tasche potrebbero fare piuttosto male.