Come scegliere i sandali da trekking
Quali sono le cose più importanti da sapere in anticipo o controllare al momento dell’acquisto, prima di comprare un paio di sandali da escursionismo?
Cosa dovete farne?
Il mercato cerca sempre di convincerci che abbiamo bisogno di mille oggetti diversi, uno più specializzato dell’altro: vi serve davvero un paio di sandali specificamente progettati e pubblicizzati per andare per boschi, torrenti, scogli e montagne? Per farne cosa, esattamente?
igiene (docce in bagni pubblici di città e campeggi)
usarli principalmente in città o al mare
rafting
guado di torrenti
marciare regolarmente su sentieri, anche scoscesi
scarpe d’emergenza se gli scarponi da trekking si rompono a metà di una mulattiera (è successo veramente a un amico dell’autore!)
soste al campo, per non dover stare sempre con gli scarponi
Le domande e i commenti che seguono sono valide soprattutto, se non esclusivamente, negli ultimi tre o quattro casi: sandali da usare come calzature principali o per soste o emergenze, durante trekking di più giorni su sentieri impegnativi, ma non sulla neve o in condizioni di freddo intenso. In queste condizioni i sandali da trekking veri e propri possono essere un buon acquisto, poichè sono più leggeri e meno ingombranti delle scarpe da ginnastica per corsa in montagna, oltre ad asciugarsi prima, almeno in teoria. Nelle altre situazioni, con la possibile eccezione del rafting, conviene probabilmente ripiegare su qualcosa di meno costoso e specializzato.
Suole
Un paio di sandali che deve farvi arrivare a destinazione senza danni anche quando l’unica strada è una mulattiera o un sentiero su roccia deve avere ovviamente una suola in rilievo, per fare presa, e abbastanza robusta da non consumarsi dopo pochi giorni d’uso. Fortunatamente, se davvero ne avete bisogno, oggi esistono anche sandali con suole in Vibram, o altri materiali più o meno equivalenti. Una cosa a cui fare attenzione in questi casi, oltre alla presa, è se le suole in questione lasciano il segno su parquet, barche e altre superfici sensibili: in caso affermativo meglio evitarle, a meno che il sandalo non serva davvero soltanto all’aperto, su prati, sentieri o marciapiedi.
Il fatto che la suola sia in Vibram o qualsiasi altro materiale supertecnologico è una condizione necessaria per non scivolare, ma non sufficiente. In alcuni casi le incisioni sulla suola potrebbero poco efficaci per salire o scendere con lo zaino su terreno in forte pendenza. Un esempio di questo problema è segnalato in questa recensione dei sandali Teva Wraptor in commercio nel 2003.
Protezione e sostegno del piede
Se avete intenzione di camminare a lungo con i sandali in salita, discesa e su terreno irregolare, vi servono modelli che abbiano un minimo di cuffia di sostegno per il tallone e di rialzo laterale, per impedire al piede di scivolare in varie direzioni costringendovi a uno sforzo non indifferente solo per mantenere il piede stesso all’interno del sandalo.
Per evitare che le dita dei piedi vengano immediatamente in contatto con rocce, spine e simili piacevolezze può essere utile una forma del sandalo che lasci un minimo di spazio fra orlo anteriore e punta delle dita, oppure un orlo anteriore rialzato.
Una buona imbottitura della pianta è ugualmente preziosa, soprattutto se sopra ai sandali non ci sarete soltanto voi, ma anche uno zaino abbastanza pesante. Idem per un cuscinetto assorbente sotto il tallone, che ammortizzi gli urti.
Le solette migliori sono quelle con un minimo di disegni in rilievo, su cui la pianta del piede possa far presa anche quando è sudata: tali solette sono però anche quelle che si riempiono più facilmente di sabbia…
Quante e quali cinghie sono regolabili?
Nessun paio di piedi è uguale a nessun altro. I sandali perfetti per il vostro amico potrebbero essere scomodissimi per voi, se le loro cinghie non si adattano bene alla struttura del vostro piede e non sono regolabili dove serve a voi. La possibilità di regolare separatemente le varie cinghie potrebbe essere utile (c’è chi cambia la regolazione di quelle anteriori prima di ogni discesa) a alcuni sandali hanno addirittura cinghie autostringenti, che evitano di effettuare continui aggiustamenti. Caratteristiche come queste possono essere una gran comodità oppure una notevole sofferenza, se fibbie o cinghie passano troppo vicino a calcagni, tendini o altri punti sensibili. Un’altra cosa a cui fare attenzione è la posizione delle fibbie: se sono sul lato interno del piede, potrebbero aprirsi o allentarsi, mentre si cammina, non appena sfiorate dall’altro piede.
Occhio agli anelli
Anche se le cinghie sono regolabili nel modo migliore per i vostri piedi, fate attenzione a come sono connesse le une alle altre. Normalmente questo avviene con anelli di plastica di varie forme che, se sprovvisti di cuscinetti imbottiti o non posizionati adeguatamente potrebbero sfregare in modi parecchio fastidiosi su ossa o tendini.
Allacciatura facile e stabile
Le chiusure in velcro sono quelle che si aprono più facilmente, soprattutto se sporche o bagnate. I sistemi basati su lacci elastici potrebbero non essere abbastanza stabili in marce prolungate su terreno irregolare o boscaglia, oltre a impigliarsi in rami e cespugli.
Impermeabilità e velocità di asciugatura
Impermeabilità in un sandalo, comprato magari proprio per camminare nei torrenti? Certo! Anche se non v’importa che il vostro piede si bagni, se le parti in pelle o altri materiali non sintetici non sono opportunamente trattate potrebbero marcire o rompersi molto prima di quanto pensate, oppure stringersi quando bagnate fino a diventare scomode. La velocità di asciugatura è importante perchè delle cinghie o una soletta che rimangono umide per ore dopo aver attraversato un torrente potrebbero causare delle vesciche.
Attenzione all’odore!
In rete si trovano diversi commenti indipendenti secondo i quali negli anni scorsi alcuni sandali da escursionismo, e in particolare alcuni modelli di Teva (ma ci sono segnalazioni anche sui Merrell), cominciavano ad avere un odore più meno cattivo e soprattutto resistente ai lavaggi dopo qualche mese d’uso regolare. Alcuni di questi commenti (in inglese) si trovano su:
Il problema probabilmente è stato risolto nelle nuove versioni, ma in ogni caso questa rimane un’altra cosa da chiedere esplicitamente, se possibile, a chi già possiede un modello recente del sandalo che ci interessa. Per quanti riguarda i modelli Teva, sul sito ufficiale si trovano vari accorgimenti per eliminare gli odori, a partire da lavaggi regolari con sapone antibatterico.
Disponibilità di parti di ricambio e riparazioni
Produrre l’equipaggiamento con cui andiamo a immergerci nella natura in sicurezza e comfort è un affare abbastanza inquinante. Scegliere prodotti che durano e per cui sono disponibili servizi di riparazione e parti di ricambio è uno dei modi migliori per ridurre questo impatto sull’ambiente (se i sandali non devono essere spediti a mezzo pianeta di distanza…), ed è una scelta possibile con alcuni fabbricanti di sandali da trekking.